Ma non l'avete visto ancora bene cosa vuol dire
un bambino sputato dal centro di una guerra in un cortile,
in un palazzo a cinque piani, più o meno senza sole,
cercare tra la neve le sue prime parole.
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Mio padre a quel tempo aveva i baffi e un'automobile a carbone,
girava il mondo con gli amici, lui girava da padrone.
Oggi, all'osteria del futuro, io coi miei amici
a sbattere la testa contro il muro,
a bere vino, a parlare delle donne o del futuro da cambiare.
E i ragazzi italiani già venivan su.
E i ragazzi italiani già venivan su.
Tu che nascerai sotto un ponte da una cagna regina di strada,
tu con una stella sulla fronte, tu raccolto a una fermata, proprio tu.
Tra i ragazzi italiani ci sarai anche tu,
tu che nasci domani, tu, sì, proprio tu.
Ma non l'hai visto ancora bene cosa vuol dire,
con in mano pochi anni, sapere già come andrà a finire.
Confusione tra le vene, vivere o quasi,
in un mondo che non ti appartiene
con la tua valigia in mano, col tuo passato
che è passato e il tuo futuro già lontano.
Dei ragazzi italiani ora parlane tu,
coi ragazzi italiani ora stacci tu,
tu che nasci domani, tu, sì, proprio tu.
Coi ragazzi italiani ora stacci tu,
dei ragazzi italiani ora parlane tu,
coi ragazzi italiani ora stacci tu....